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A Parigi i modelli delle scuole d'arte nudi per protesta

di Valentina 17 dicembre 2008

Sciopero dei modelli delle scuole d'arte

Le modelle e i modelli delle scuole d’arte di Parigi non assomigliano ai patinati e scultorei personaggi che incontriamo sfogliando le riviste di moda. Sono giovani e meno giovani, bassi, alti, magri, abbondanti, hanno perfino la cellulite. I modelli delle scuole d’arte sono l’ispirazione degli studenti e posano immobili per ore vestiti solo della loro imperturbabilità. Hanno stipendi che lasciano parecchio a desiderare e che fino a ieri arrotondavano grazie al “cartoccio”, un foglio da disegno piegato a forma di cono posato davanti a sé.
Peccato che la legge abbia soppresso la mancia in tutti gli edifici pubblici. Niente più obolo, quindi, e modelli e modelle hanno deciso di protestare posando (ovviamente nudi!) davanti all’assessorato alla Cultura e sfidando la gelida temperatura di Parigi. Corpi esposti ancora una volta per ispirare, sì, ma questa volta il buonsenso. Per ottenere il riconoscimento di un mestiere tanto faticoso e malpagato quanto prezioso. Che cosa sarebbe stato di Manet senza la sua Berthe Morisot? O di Picasso senza Olga Khokhlova o le sue tante modelle? La riuscita di un’opera non è forse anche merito dei modelli che prestano il corpo, uno sguardo, un dettaglio? Riuscite forse a immaginare un degno sostituto del corpo umano per gli schizzi degli artisti?
Le top model sono superpagate perché attorno a loro gira una montagna di soldi, mentre ai modelli imperfetti e agguerriti delle scuole d’arte non vanno che spiccioli. Leonardo e il suo uomo vitruviano si rivolterebbero nella tomba.

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